Se uno paragona le fotografie dei due Futurama, quello del 1939 e quello del 1964, nota subito che quello del '39 era effettivamente molto simile ai quartieri di grattacieli delle città americane di oggi, come New York, Houston e Atlanta. Quello del '64, invece, è rimasto una semplice esercitazione della fantasia, nonostante sia trascorso abbastanza tempo. Perché le previsioni del Futurama del 1964 non si avverarono? Lo scrittore Paul Dickson afferma che: "Le visioni del 1964 furono fatte fuori da: l'interminabile Guerra del Vietnam, il risveglio ecologico della fine degli anni '60, l'inflazione, la crisi petrolifera, i tumulti urbani, la crisi dell'energia nucleare, e cose simili".

CITTA' SOTTO UNA CUPOLA GEODETICA, DI FRED FREEMAN, 1959

Personalmente, ritengo che alla fine degli anni '60 la società si sia trovata a un bivio: o seguire la strada del Futurama, della conquista dello spazio e del miglioramento dell'uomo, o seguire la strada della "contestazione generale", del terrorismo e della droga. La società ha scelto quest'ultima direzione, e non sapremo mai se le cose sarebbero potute andare diversamente. La mia interpretazione potrà destare controversie, ma ritengo che ciò sia accaduto per tre motivi.

VIGNETTE FUTURIBILI DI JIM POWERS, ANNI '50 © Ford Motor Company

In parte la nostra società è decaduta perché lo sviluppo tecnologico è stato arrestato dalla crescente instabilità politica, sociale ed economica ("contestazione generale", crisi energetica del 1973, terrorismo in Italia, Vietnam e Watergate negli USA). In parte perché le ricchezze delle nazioni, che fino agli anni '60 vennero usate per migliorare concretamente le condizioni di vita del popolo, a partire dagli anni '70 sono finite sotto il controllo delle organizzazioni criminali che hanno sfruttato il clima di instabilità per dare la scalata al potere. E in parte perché il progresso della civiltà dipende da un atteggiamento mentale incline alla conoscenza e allo studio, che non può sopravvivere in una società dominata dal crimine organizzato e dilaniata da lotte ideologiche fratricide, come quella sviluppatasi negli anni '70.

SAN FRANCISCO NEL 2050, DI CHESLEY BONESTELL, 1970 © Bonestell Space Art

Qualcuno potrà obiettare che una civiltà basata sulla tecnocrazia nucleare sarebbe stata inumana e che avrebbe distrutto l'ambiente e la salute dei cittadini. Tuttavia, non si può fare a meno di notare come, mentre negli anni '50 e '60 si poté assistere all'eradicazione di malattie terribili come la poliomielite, è stato proprio quando le parole d'ordine sono diventate "ambiente e salute" che hanno cominciato a diffondersi nuove malattie incurabili, come l'AIDS, o che ne sono addirittura rispuntate di vecchie, come la tubercolosi, oggi nuovamente diffusa nei ghetti neri americani. Inoltre la decisione di rinunciare alle bio-proteine del petrolio, che la British Petroleum voleva commercializzare col nome di Toprina, ha costretto gli allevatori di bestiame a ricorrere all'unica altra fonte disponibile, cioè le carcasse polverizzate degli animali stessi, provocando così la diffusione e la trasmissione all'uomo dell'incurabile "morbo della mucca pazza". Disse Alfred Champagnat, della BP: "Questo è il primo cibo di elevato potere nutritivo ad essere prodotto industrialmente usando come materie prime solo minerali. Ma ci sono casi documentati di gente che ha preferito morire di fame piuttosto che accettare cibo cui non era abituata, anche se questo gli avrebbe salvato la vita. Allo stadio attuale, non sappiamo come o fino a che punto la gente accetterà la Toprina come additivo o sostituto dei cibi più tradizionali". Lo stesso si può dire oggi dei cosiddetti OGM, Organismi Geneticamente Modificati. Può darsi che anche il rifiuto degli OGM causerà danni catastrofici invece di evitarli.

ILLUSTRAZIONI DI ARTHUR RADEBAUGH, CHICAGO TRIBUNE

Oggi il posto delle visioni utopistico-tecnocratiche è stato preso sui giornali da profezie di taglio ben diverso, a sfondo apocalittico: catastrofi ecologiche, guerre razziali, AIDS. Tuttavia, un motivo di speranza può venire dal fatto che altre profezie apocalittiche vennero formulate anche in passato, e non si avverarono. Negli anni '50 ci fu ad esempio il terrore dello scoppio di una guerra nucleare, tanto che venne progettata una casa anti-atomica, seminterrata e con cellule fotoelettriche che, appena visto il lampo di un'esplosione, avrebbero sigillato porte e finestre. Ma, come oggi sappiamo, non accadde nulla. E' quindi possibile che, fra trenta o quarant'anni, anche le profezie catastrofiche oggi dominanti appaiano ancora più remote e improbabili del Futurama.


UN LIETO FINE (SPERIAMO): BRANO TRATTO DAL FILM LA FUGA DI LOGAN, DI JERRY GOLDSMITH

AN HAPPY ENDING (LET'S HOPE): A TRACK FROM THE FILM LOGAN'S RUN, BY JERRY GOLDSMITH

SE VOLETE COMPRARE IL CD, CLICCATE QUI/ IF YOU WANT TO BUY THE CD, CLICK HERE


Home Pagina 34 Pagina 1