COPERTINA E ILLUSTRAZIONE INTERNA DI FRANK R. PAUL

Gli uomini della Guardia Nazionale telefonarono ai loro reparti per sapere dove armarsi e riunirsi. A New York, i permessi dei marinai vennero revocati e fu loro ordinato di tornare alle navi. Perfino la polizia dovette informare le autopattuglia che era solo finzione. Per evitare che il panico si spargesse anche in ospedali e carceri, fu ordinato di spegnere i ricevitori. Secondo il New York Times, a Newark, NY, venti famiglie fuggirono da un solo isolato con tovaglioli a fazzoletti anti-gas sulla bocca, e qualcuno iniziò a traslocare con tutti i mobili. Per ristabilire la calma occorse inviare una squadra di polizia e un'ambulanza... con bombole d'ossigeno, perché molti si sentivano già soffocare. Molti entrarono strillando in chiese, locali pubblici e cinema per avvertire dell'invasione. Il barista Emanuel Priola cacciò via gli avventori, chiuse e andò in soccorso di moglie e figli. "Dapprima pensai che fosse roba alla Buck Rogers, ma quando un amico mi telefonò che era stato emanato l'ordine di evacuare tutti, buttai fuori i clienti e mi misi alla guida verso casa". Un uomo insistette che l'ordine d'evacuazione era stato dato dalla voce "del Presidente in persona". Un altro raccontò che nel centro di New York, a Broadway, centinaia di persone fermarono i conducenti di taxi per sapere tutta la storia dalle loro radio: "E' stata l'impresa più asinina che abbia mai sentito". Comunque, non tutti cercarono di fuggire. Un uomo tornò a casa ignaro di tutto e trovò la moglie in bagno con una bottiglia di veleno in mano, che diceva "Preferisco morire così che in quel modo". D'altra parte, sentendo che era caduta una "meteora", i geologi Arthur Buddington e Harry Hess dell'Università di Princeton andarono seraficamente a prelevarne un campione, e portarono anche i loro studenti. Nel New Jersey un tizio entrò affannato a portare la notizia in una chiesa battista, durante la funzione, e il pastore, reverendo Thomas, chiese a tutta la congregazione di pregare per la liberazione della Terra. La reazione più commovente fu in un'altra chiesa presbiteriana di Plainsboro, dove Mabel Dey, una ragazzina di 16 anni, suonava l'organo. "Chinai il capo, pregai e pensai: 'Se questa è la fine del mondo, non potrei trovarmi in un luogo migliore. Sono nella casa del Signore'".

ENTRAMBE LE COPERTINE SOTTOSTANTI SONO DI HOWARD BROWN

La situazione stava precipitando al punto che lo stesso direttore della CBS chiese di fermare la trasmissione, dicendo che la gente era spaventata. "Spaventata?" si narra che ribatté Welles. "Bene! E' proprio così che dev'essere!" Infine, seguendo sempre la trama del romanzo, gli invasori morivano perché infettati dai germi terrestri. E il programma si concludeva con: "Qui è Orson Welles, signore e signori, che vi assicura che La guerra dei mondi non aveva altro scopo che fornirvi un sano intrattenimento. Così arrivederci a tutti, e domani ricordate, per favore, che quel sogghignante, lucente essere globulare che vi ha invaso il soggiorno non è altro che l'abitante di un campo di zucche, e se il vostro campanello suona e non c'è nessuno, non è un marziano... è solo Halloween". Welles disse in seguito: "Non credo che sceglieremo mai più nulla del genere". Ma in un'intervista televisiva del 1955, ammise che l'effetto era stato voluto, poi ritrattò. La verità non si saprà mai. Come se non bastasse, H. G. Wells si indignò per lo scempio fatto del suo classico e chiese pubbliche scuse.

GROVER'S MILL: MONUMENTO ALLA GUERRA DEI MONDI

Oggi a Grover's Mill sorge addirittura un monumento per ricordare l'arrivo dei Marziani. In seguito uscì un intero libro sull'accaduto, intitolato The Invasion from Mars e scritto da Hadley Cantril, che cercò di analizzare le cause e la dinamica del panico. (Paradossalmente, uno degli ascoltatori che non avevano creduto alla trasmissione era proprio un assiduo lettore di Amazing Stories!) La conclusione fu che il fattore determinante era stata la paura di una nuova guerra mondiale, e qualcuno credette addirittura che i marziani fossero tedeschi! Mabel Dey ricorda: "Al liceo avevo appena saputo di Hitler e dei suoi piani per conquistare il mondo. E forse quei Marziani erano alleati di Hitler".

LA GUERRA DEI MONDI A FUMETTI, STRANAMENTE TUTTI RECENTI

O forse fu semplicemente la Paura dell'Ignoto, perché un episodio analogo si verificò il 12 febbraio 1949, in uno scenario ancor più inaspettato... a Quito, capitale dell'Equador. Nello stesso edificio erano ospitati il giornale El Comercio e la stazione Radio Quito, entrambi seguitissimi. Il direttore della radio, Leonardo Paez, cercava qualcosa che attirasse ancor più l'attenzione... e lo ottenne. Decise di mettere in onda un nuovo adattamento dello sbarco dei Marziani, ma reinventato senza alcun riferimento al testo di Wells, e apertamente presentato come un notiziario autentico! Secondo il programma, i Marziani erano sbarcati a una ventina di miglia dalla città e avanzavano sotto forma di una nube. "La base aerea di Mariscal Sucre è stata catturata dal nemico e distrutta. Stanno spazzando via tutto!" Un finto sindaco di Quito proclamò: "Gente, difendiamo la nostra città. Donne e bambini devono rifugiarsi sulle alture circostanti per lasciare gli uomini liberi di agire e combattere". Poi si disse che un mostro di fuoco e fumo era in marcia verso la capitale. A questo punto, migliaia di persone s'erano già assiepate in strada, rumoreggiando, e la radio decise finalmente di dare la notizia che era tutta una burla.

Ma sentendo di essere stati presi per i fondelli, i latinos reagirono diversamente dagli yankees. Le turbe furibonde raggiunsero l'edificio, sfondarono le finestre, versarono benzina dentro e la accesero proprio gettando copie infiammate di El Comercio. La polizia e l'esercito impiegarono un sacco di tempo ad arrivare... proprio perché erano andati fuori città a combattere i Marziani! Del palazzo restò solo la facciata, e, per la prima volta, i Marziani fecero vere vittime... 20 morti e 15 feriti. Il direttore della radio, scampato al rogo, fu arrestato. Radio Quito esiste ancora oggi, ma non ha mai più trasmesso nulla di remotamente fantascientifico. Comunque, fu l'ultimo episodio del genere prima che si cominciasse a parlare solo di UFO. E magari furono proprio gli eventi della II Guerra Mondiale e lo scoppio della Bomba (che quasi tutti, ahinoi, credettero a sua volta una panzana fantascientifica) a far tramontare il romantico mito dei Marziani e far sorgere quello dei dischi volanti.

A SINISTRA: CITTA' MARZIANA, ALL'INTERSEZIONE DEI CANALI, DAL LIBRO DI MARK WICKS TO MARS VIA MOON (1911). A DESTRA IN ALTO: SCRITTURA MARZIANA DELLA MEDIUM HELENE SMITH. A DESTRA IN BASSO: UNA DELLE PRIME SCENE DI GUERRA SPAZIALE DALLE STORIES OF OTHER WORLDS DI STANLEY WOOD (1899)

Non solo Marconi e Tesla asserirono di aver ricevuto segnali dallo spazio. C'era anche un folto gruppo di medium e veggenti che affermavano di ricevere interi messaggi da Marte e di conoscere tutto sui suoi abitanti. Una certa Hélène Smith affermò di parlare e scrivere la lingua marziana. Il caso fu studiato nel 1891 da uno psicologo, secondo cui la scrittura marziana era in realtà basata sul francese.

Charles Webster Leadbeater (1854-1934), vescovo della Chiesa Cattolica Liberale (qualunque cosa fosse), ebbe delle "rivelazioni" sugli abitanti degli altri pianeti. Ecco cosa scrisse di Marte: "Lo stato attuale del pianeta Marte non è affatto sgradevole. La popolazione attuale è scarsa e trova spazio in abbondanza per vivere senza grande sforzo nelle terre equatoriali, in cui la temperatura è più alta e l'acqua non è un problema. In questa zona visono foreste e campi coltivati e la vegetazione di tutte le specie si erge nella più grande profusione, formando sulla superficie del pianeta una fascia scura che ci è visibile persino a quaranta milioni di miglia di distanza. Nell'apparenza fisica il Marziano non è dissimile da noi stessi, salvo essere considerevolmente più piccolo. Gli uomini più alti non superano i cinque piedi di altezza e la maggioranza è due o tre pollici più bassa. Tutta la popolazione civilizzata di Marte è di un'unica razza e non v'è praticamente differenza nei tratti del viso o nella carnagione, salvo che, proprio come fra noi, ci sono biondi e bruni. Certa gente ha la pelle lievemente giallastra e i capelli neri, mentre la maggioranza ha i capelli chiari ed occhi blu o viola - di apparenza norvegese, in qualche modo. Si vestono principalmente di colori brillanti, ed entrambi i sessi portano un indumento quasi informe di un certo materiale molto soffice, che cade direttamente dalle spalle fino ai piedi. I piedi sono generalmente nudi, benchè a volte i Marziani usino una specie di sandali metallici, con un laccio intorno alla caviglia. Amano molto i fiori, di cui c'è grande varietà, e dimorano in città-giardino. Le case solitamente hanno un solo piano, con cortili interni, e sono sparse su un terreno vastissimo. Queste case sembrano esteriormente costruite di vetro colorato, e in effetti il materiale usato è trasparente, ma viene in qualche modo scanalato sicché, mentre le persone all'interno godono di una vista quasi senza impedimenti dei loro giardini, nessuno dall'esterno può vedere cosa stia accadendo dentro. Le case non sono fabbricate in blocchi, ma il materiale viene fuso e versato in forme, e quando è freddo e s'è indurito, la casa viene rifinita lucidandone la superficie. Tutti i mobili e arredi sono di metallo. Il legno sembra essere ben poco usato".

LOCANDINA E SCENE DEL PRIMO FILM MARZIANO, IL RUSSO AELITA (1924)

"C'è soltanto una lingua in uso sull'intero pianeta, ad eccezione delle poche tribù selvagge" continuava Leadbeter, "e questa lingua, come tutto sul loro mondo, non si è sviluppata per gradi come sul nostro, ma è stata creata apposta per risparmiare tempo e fatica. E' stata facilitata quanto più possibile e non ha irregolarità di alcuna specie. I Marziani hanno due metodi di registrazione del pensiero. Il primo consiste nel parlare in una piccola scatola con un boccaglio su un lato, simile a quello di un telefono. Ogni parola pronunciata è espressa dal meccanismo come una sorta di segno complicato su una piccola piastra di metallo, e quando il messaggio è finito, la piastra viene espulsa fuori contrassegnata in caratteri cremisi, che possono essere letti facilmente da chiunque abbia conoscenza dello schema. L'altro sistema è scrivere a mano, ma si tratta di un talento enormemente più difficile, dato che la scrittura è un genere molto complicato di stenografia che può essere vergato con la stessa velocità con cui si parla. E' in questo scritto che tutti i loro libri sono stampati, e questi libri sono solitamente dei rulli di metallo flessibile molto sottile. L'incisione sul metallo è estremamente minuscola ed è consueto leggerla tramite un ingranditore. L'elettricità sembra essere la sola forza motrice, e tutte le specie di macchine sono impiegate universalmente per ridurre il lavoro. La gente è in complesso indolente, particolarmente dopo la prima gioventù. Ma i Marziani hanno addestrato i vari generi di animali domestici ad uno stato ben più alto di cooperazione intelligente rispetto alla Terra, di modo che il lavoro del giardiniere e del servo è fatto da queste creature senza bisogno di istruzioni. Hanno portato i loro studi medici e scientifici a tale perfezione che ogni malattia è stata eliminata, e perfino i segni ordinari dell'età avanzata sono stati in larga misura cancellati. Praticamente nessuno sembra vecchio; ma, dopo una vita alquanto più lunga della nostra, il desiderio di vivere finisce per attenuarsi, e il Marziano si dà la morte da solo".

LOCANDINE DEL PRIMO FILM TRATTO DA LA GUERRA DEI MONDI (1954)

Con la crescente diffusione e potenza della radio, venne fatto un tentativo "definitivo" di captare eventuali trasmissioni dei Marziani. Diversamente da quelli di Marconi e Tesla, si trattò di uno sforzo organizzato, il 23 agosto 1924, quando Terra e Marte si trovarono a soli 55 milioni di chilometri di distanza. Il professor David Todd, astronomo dell'Amherst College, cercò di convincere il governo americano a spegnere le emittenti radio del Paese per cinque minuti ogni ora, per evitare interferenze, e richiedere al resto del mondo di fare lo stesso! La proposta non fu ovviamente accolta, ma l'Esercito e la Marina ordinarono ugualmente ai loro operatori di stare in guardia. L'Esercito mise a disposizione anche uno dei migliori crittografi di allora, William Friedman, per decifrare i supposti messaggi marziani, e la Marina issò il radioricevitore su un dirigibile a 3000 metri di quota. Todd aveva chiesto l'assistenza di Francis Jenkins, uno dei padri della televisione, per registrare eventuali messaggi su nastro, tramite un congegno chiamato Radio-Camera, già usato dai giornali come antenato via etere del fax. Jenkins accettò e dopo 36 ore il risultato fu un nastro fotografico lungo 25 piedi, contenente 16 fotogrammi, sui quali si vedevano, secondo il New York Times del 28 agosto, "una disposizione alquanto regolare di punti e linee, in bianco e nero, che ad intervalli quasi identici sono curiosamente raggruppati ad assumere la forma di una faccia rozzamente disegnata". Naturalmente, il nastro è oggi scomparso e gli ufologi dicono che fu immediatamente sequestrato dalle autorità.

SCENE DEL PRIMO FILM TRATTO DA LA GUERRA DEI MONDI (1954)

Nel film che, nel 1954, George Pal e Byron Haskin trassero con molta libertà da La guerra dei mondi (portando anche in questo caso l'azione negli USA), i temi dei Marziani e degli UFO erano già fusi insieme. L'idea di trarre un kolossal dal romanzo di Wells risaliva, comunque, addirittura al 1925, quando i diritti furono acquistati da Cecil DeMille. Negli anni '30 si parlò come possibili registi di Alfred Hitchcock e perfino del russo Eisenstein, quello della Corazzata Potemkin. Essendo impossibile realizzare con le tecniche dell'epoca i tripodi immaginati da Wells, vennero sostituiti da macchine volanti disegnate da Al Nozaki, ancora più impressionanti, che sembravano veramente realizzate da alieni. Il gas venne rimpiazzato da due tipi diversi di "raggi della morte", il cui agghiacciante suono fu ottenuto con delle... chitarre elettriche. Le scene celesti all'inizio del film furono dipinte dal celebre illustratore Chesley Bonestell. Il film di Pal e Haskin si distaccava dal romanzo ancor più di quanto non avesse fatto Orson Welles, ma Pal dichiarò in seguito di essere stato costretto a inserire una storia d'amore e perfino... la bomba atomica (ma i Marziani erano invulnerabili anche a quella). Per mostrare il meglio della tecnologia americana, nel film la bomba veniva sganciata da un bizzarro prototipo di "ala volante". In seguito il prototipo si schiantò nel deserto.

LOCANDINE DI VARI FILM MARZIANI

Negli anni '70 le vicende del 1938 furono a loro volta rievocate in un altro film, diretto da Joseph Sargent e intitolato The Night That Panicked America. Memorabile la scena in cui gli abitanti di Grover's Mill sparano su una cisterna credendola un tripode marziano. Inoltre, gli stessi uomini stavano già per compiere il percorso opposto: essere loro ad invadere Marte. Ma, in confidenza, era meglio prima. E mentre dalle strologazioni degli ufologi non si è mai ricavato nulla, fu proprio all'osservatorio lasciato da Lowell che venne scoperto il pianeta Plutone.

SCENE DEL FILM MY FAVOURITE MARTIAN (1999): UNA CITTA' MARZIANA "MODERNA"(A SINISTRA) E UN MARZIANO (A DESTRA)


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