Altre previsioni fatte nel passato si sono già dimostrate errate, anche quando erano opera di scienziati o intellettuali, perché questi non erano in grado di afferarne la portata. Le affermazioni che qualcosa era impossibile non si contano. Nel 1923 lo scienziato Dionysius Lardner disse: "Il viaggio su rotaia ad alta velocità non è possibile perché i passeggeri, incapaci di respirare, morirebbero d'asfissia", e nel 1838 aggiunse: "Tanto varrebbe progettare un viaggio sulla Luna che tentare l'impiego della navigazione a vapore sul tempestoso Oceano Atlantico". Nel 1825 la rivista The Quarterly Review scrisse: "Che cosa può esserci di più assurdo della visione di locomotive che viaggino a velocita doppia delle diligenze?" Nel 1889 The Literary Digest proclamò: "La carrozza senza cavalli è attualmente solo un lusso per i ricchi. E per quanto il suo prezzo possa abbassarsi, non diventerà mai di uso comune come la bicicletta". Nel 1902 Harper's Weekly affermò: "La costruzione di strade per vetture a motore non avverrà nel vicino futuro". Quando Henry Ford cercò finanziatori, un banchiere disse: "Il cavallo è qui per restare, ma l'automobile è solo un giocattolo, una moda". E un senatore rimarcò: "Non è ancora venuto fuori niente che possa battere la carrozzella a cavallo".

Thomas Edison disse nel 1895: "Mi è ormai apparente che le possibilità di costruire un aeroplano sono ormai esaurite". Quando il figlio di Herbert George Wells portò a scuola un modellino di macchina volante e spiegò come avrebbe funzionato, lui e l'illustre genitore furono scherniti dall'insegnante: "Figliolo, vostro padre sarebbe dunque uno sciocco?" Gli stessi fratelli Wright non brillarono per preveggenza. Cominciò addirittura il loro padre, vescovo episcopale: "L'uomo non volerà mai, poiché il volo è riservato agli angeli". Poi, "L'uomo non volerà prima di altri cinquant'anni" disse Wilbur al fratello Orville nel 1901. Nel 1908 Orville dichiarò: "Nessuna macchina volante potrà mai viaggiare da New York a Parigi". E nel 1917 sempre Orville disse: "I paesi civili, conoscendo in anticipo la distruzione che può operare un aeroplano, esiteranno prima di riprendere nuovamente le armi. L'aeroplano eserciterà una potente influenza nel porre fine alle guerre".

La stessa fantascienza è stata accusata di puerile infantilismo per essersi occupata di voli spaziali e sbarchi su altri mondi. Nel 1928 lo scienziato Nikola Tesla, inventore della corrente alternata, scrisse "nessun razzo potrà mai raggiungere la Luna a meno della miracolosa scoperta di un esplosivo ben più potente di ogni altro conosciuto". E nel 1948 Science Digest affermò "atterrare sulla Luna pone problemi talmente complessi che ci vorranno altri 200 anni per risolverli". Lee De Forest, inventore della televisione, disse ancora nel 1957: "L'uomo non raggiungerà mai la Luna, qualunque siano i suoi futuri progressi scientifici. Tutto ciò costituisce uno sfrenato sogno degno di Jules Verne". Ma gli scrittori non se ne sono curati e già all'inizio del secolo lo stesso Wells scrisse che sarebbe venuto il giorno in cui "uomini vestiti di scafandri di gomma avrebbero orbitato in capsule intorno alla Terra".

"Nel 1937" prosegue Pohl "la Grande Depressione stava testardamente rifiutandosi di finire, e si sperava che da qualche nuova tecnologia scaturissero nuove industrie, come avevano fatto la radio e l'automobile. Di conseguenza, fu chiesto alla National Academy of Sciences di predire i progressi scientifici imminenti. Quelli fecero del loro meglio. Anticiparono abbastanza correttamente cose come la gomma e la benzina sintetiche, e anche cambiamenti significativi nell'agricoltura. Ma per quanto riguarda le nuove tecnologie e industrie realmente grandi... energia nucleare, antibiotici, aerei a reazione, e anche computer... fecero un fiasco totale". Il culmine dell'idiozia lo raggiunsero le stesse industrie, come la Daimler-Benz, affermando che non era possibile vendere più di 1000 auto in Europa.... perché non c'erano più di 1000 autisti. Allo stesso modo, visto che nel 1956 c'erano solamente 1000 computer negli Stati Uniti, la RCA previde che sarebbero divenuti 30.000 nel 1966, 150.000 nel 1985 e "addirittura" 220.000 alla fine del secolo.

Per quanto riguarda le questioni sociali e storiche, suonerà sorprendente che nel 1858 Abraham Lincoln abbia dichiarato: "C'è una differenza fisica fra le razze dei Negri e dei Bianchi che credo impedirà per sempre alle due razze di vivere insieme in termini d'eguaglianza politica e sociale". Nel 1896 il Living Age Magazine scrisse: "Entro meno di trent'anni ci saranno al mondo due sole razze di qualche rilevanza, gli Anglosassoni e gli Slavi". Un tale Adolf Hitler predisse: "Non vedo molto futuro per gli americani. Tutto quanto il comportamento della società americana rivela che è per metà giudaizzata e per il resto negrificata. Come ci si può attendere che uno stato del genere resti insieme?" E un certo Goebbels aggiunse: "Si può solo sorridere al pensiero che Inghilterra e Stati Uniti stiano facendo piani per l'anno 2000. Avranno fortuna se sopravviveranno fino al 1950".


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