KURT CAESAR: L'EQUIVALENTE ITALIANO DI PAUL E BONESTELL

Testo di Giuseppe Festino e Fabio Feminò

Illustratore, fumettista, giornalista, Kurt Caesar nacque in provincia di Metz, Francia, da genitori tedeschi. Conseguì la maturita classica a Berlino, frequentando nel contempo vari corsi al Politecnico di Lipsia e dedicandosi a numerose discipline sportive. La sua passione per il disegno venne raffinata con l'aiuto di due insegnanti dell'Accademia di Belle Arti di Berlino. Il padre avrebbe voluto fare di lui un chirurgo, ma dovette rassegnarsi allo slancio artistico del figlio. E non solo artistico: fece perfino il pugile professionista!

Appena diciannovenne, Caesar lavorò come redattore tecnico presso la rivista Die Kultur, la cui proprietaria, Elfriede Ensle, diventò in seguito sua moglie. Nel 1929 divenne corrispondente di un periodico di Zurigo, collaborando inoltre a diverse riviste tedesche, e per svolgere l'attivitta di giornalista viaggiò in continuazione per l'Europa. Andò anche in Asia, fino in Tibet, favorito dalla conoscenza di ben sette lingue. Nello stesso tempo trovò perfino il tempo di realizzare fumetti di grande successo: la sua prima illustrazione fu pubblicata sul settimanale italiano La Risata.

Proprio su un altro albo a fumetti italiano, Il Vittorioso, creò nel 1938 un personaggio di enorme successo, Romano il legionario, inizialmente "eroe" fascista della guerra civile spagnola, poi combattente nella II Guerra Mondiale in tutte le armi, da sommergibilista ad aviatore. Queste storie vennero firmate con lo pseudonimo Cesare Away o Avai, il che creò piu tardi una forte confusione sulla sua vera identità. Sfortunatamente, per lui giunse più tardi la guerra vera, ma non tutto il male venne per nuocere. Durante il periodo bellico si trovò in Marocco, in Libia e in Spagna, e nel 1941 e di nuovo in Africa accanto a Rommel.

Nelle pause fra un combattimento e l'altro, non solo continuò imperterrito a disegnare fumetti, ma realizzò le illustrazioni per un'opera sull'Afrika Korps, con la prefazione dello stesso Rommel, a cui Caesar fece perfino da interprete! Catturato dagli inglesi e internato in un campo di prigionia, dopo quel periodo ne ebbe abbastanza dell'avventura e decise di stabilirsi definitivamente in Italia.


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