CONCETTO PRELIMINARE PER STAR TREK: THE MOTION PICTURE © Paramount Pictures
McCall fece perfino dei dipinti per una versione "alternativa" di Star Trek: The Motion Picture, che però non venne mai realizzata. "Dovevo concepire la parte in cui il dr. Spock lascia l'Enterprise con uno zaino per manovrare nello spazio. Vedeva una forma ambigua e cercava di analizzarla. Lavorai in California per 4 mesi su una serie di dipinti... tutti raffiguranti ambienti alieni. Spock schizza nello spazio verso quest'oggetto... è una creatura vivente? O un esotico veicolo? Si rivela essere una soglia... una struttura simile all'imboccatura di un altro universo. Spock entra e sperimenta questi ambienti. Dipinsi 18 scenari e il regista Robert Wise ne usò solo tre. Nel film, questa soglia appare, ma solo per un breve secondo in lontananza. Fu frustrante per me". Se volete vedere queste immagini finora perse in un universo parallelo... eccole qui, a cominciare dall'attacco dei Klingon.
CONCETTI PRELIMINARI PER STAR TREK: THE MOTION PICTURE © Paramount Pictures
"Al tempo in cui feci i dipinti di V'ger, non sapevo nemmeno che cosa fosse. In seguito, prima che i protagonisti si rendessero conto che era il Voyager, c'erano speculazioni d'ogni genere su cosa potesse trattarsi. Si stavano aspettando forse qualche tipo di monolite vivente o creatura. Ecco la direzione in cui mi mossi. Il mio compito fu progettare questi portali verso altri universi, che volevo apparissero quanto più bizzarri ed estranei possibile. Alcuni di essi, lo sento, sono dipinti veramente straordinari, pieni di mistero e di meraviglia. Sono stupefatto che la casa cinematografica non li abbia usati".
DIPINTO PER LA PRE-PRODUZIONE DI THE BLACK HOLE © Walt Disney Productions
McCall fu scritturato anche per il film The Black Hole: "Molti dei dettagli erano differenti. Nessuno pensava che l'astronave principale dovesse somigliare al Nautilus del Capitano Nemo. L'idea venne a Peter Ellenshaw, che finì per diventare il production designer del film. Io feci molti disegni, tutti più o meno delle stesse dimensioni. Ero davvero emozionato per l'opportunità di fare un po' di roba veramente favolosa. Gli artisti devono essere motivati da questo tipo d'entusiasmo. Mi piacque proprio lavorare alla Disney di Burbank per sei mesi. Mangiavo alla mensa e c'erano un sacco di stelle del cinema che andavano e venivano. Erano tutti così cordiali. Ricordo quel periodo con nostalgia".
DIPINTO PER LA PRE-PRODUZIONE DI THE BLACK HOLE © Walt Disney Productions