Quando gli americani sbarcarono davvero sulla Luna nel 1969, l'amministratore della NASA Thomas Paine previde: "Spesso gli USA hanno fatto investimenti produttivi solo a lunga scadenza: l'acquisto della Louisiana da Napoleone e quello dell'Alaska dalla Russia non resero profitti per lungo tempo. Io però sono convinto che nel XXI secolo molta gente vorrà andare sulla Luna, per sperimentare la vita straordinaria che creeremo lassù. In una città sotto una cupola, per esempio, ginnasti e ballerini potranno volare con la sola forza dei loro muscoli per distanze notevoli. Molti uomini sentiranno quindi il desiderio di stabilirvisi e di fondarvi nuove comunità, proprio come fecero i Padri Pellegrini in America nel XVII secolo". Gli americani cercarono con vari mezzi di sfruttare le navicelle Apollo per far restare gli astronauti sulla superficie il più a lungo possibile, anche 3 per 30 giorni o 2 per 60. Superare questo limite, in mancanza del vettore Nova cancellato, avrebbe richiesto un gran numero di lanci del Saturn V, che vennero infine completamente annullati dopo il 1968.

ILLUSTRAZIONI DI JACK COGGINS © Jack Coggins

Nello stesso 1969, ciononostante, l'euforia spinse Arthur C. Clarke ad asserire: "Entro un decennio, i veicoli pressurizzati dei nuovi pionieri avanzeranno sulle polverose pianure lunari. Una generazione dopo, attraverso le sabbie di Marte. E la chiave del Sistema Solare sarà il nucleare". Nel 1968 la compagnia aerea Pan Am annunciò più o meno seriamente di accettare prenotazioni per viaggi sulla Luna, che sarebbero dovuti iniziare nel 2000. Entro il 1971, quando la lista venne chiusa, s'erano già prenotate oltre 93.000 persone, compresi alcuni italiani e il futuro presidente Reagan. Oggi non esiste più nemmeno la compagnia.

IMMAGINARIA AGENZIA DI VIAGGI SPAZIALI (1950) E AUTENTICA PRENOTAZIONE LUNARE RILASCIATA DALLA PAN AM

Nel 1967 il magnate degli hotel Barron Hilton fu il primo a parlare di costruire alberghi in orbita e sulla Luna: "Cominceremo dall'Hilton Orbitale. Il mio amico Don Douglas, Jr., mi ha parlato del progetto, sviluppato dalla sua compagnia, di un laboratorio spaziale che sarebbe alto 14 piani e potrebbe confortevolmente ospitare fino a 24 persone. Il personale arriverebbe in una navetta a sei posti. Non potrebbe essere questo il primo albergo orbitale? Forse le due organizzazioni - Hilton e Douglas - potrebbero stringere un accordo. Potrebbero esserci anche degli Hilton Inn per brevi viaggi spaziali, che accoglierebbero i viaggiatori in transito per la Luna o altri pianeti".

A SINISTRA: HOTEL SPAZIALE DISEGNATO DA KRAFFT EHRICKE, CON CILINDRI AZZURRI (STANZE D'ALBERGO), VERDE SCURO (AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO), DISCHI ROSSI (OGNUNO CON TEATRI, RISTORANTI, CASINO'), DOTATO DI GRAVITA' ARTIFICIALE. A DESTRA: CAPSULA CON MANIPOLATORI ESTERNI

"Una volta lasciata l'orbita, possiamo passare a un Hilton più grande sulla Luna" proseguì il magnate. "L'entrata dell'Hilton lunare sarà sulla superficie della luna, ma la maggior parte del complesso sarà situata sotto la superficie - 10-15 metri - per mantenere la temperatura costante. L'Hilton avrà tre livelli. Sul fondo saranno collocate le apparecchiature meccaniche. Il livello di mezzo consisterà di due corridoi di 150 metri che s'incontreranno nel nucleo centrale. Questi corridoi conterranno 100 stanze per gli ospiti. Il livello superiore sarà usato come spazio pubblico. Ogni sezione, rivestita di plastica, sarà separata dalle altre da porte stagne. Quindi, le perdite che si svilupperanno in queste cellule pressurizzate potranno essere riparate come sulla Terra si riparano le gomme delle automobili".

VEICOLO DA RICOGNIZIONE LUNARE DELLA CONVAIR, OPERA DI KRAFFT EHRICKE, ANNI '50 (Courtesy Allen B. Ury)

"In quasi ogni rispetto l'Hilton lunare sarà fisicamente come un Hilton terrestre" annunciò il miliardario. "Non avremo 'cellule' come nei romanzi di fantascienza. Le stanze saranno grandi, con tappeti e tende e piante. La luce artificiale sarà come quella del Sole. Ci saranno televisori grandi come pareti per ricevere programmi dalla Terra o visioni dello spazio esterno. Gli ospiti dell'Hilton lunare, o di un Hilton orbitale per quanto importa, non pranzeranno con capsule di elementi nutritivi o vitamine. Forse dovranno attendere fino al ritorno a Terra per certi piatti sfiziosi. Ma per la maggior parte mangeranno proprio come a casa loro. Una volta ricostituite, bistecche liofilizzate grandi quanto un dollaro d'argento saranno saporite e nutrenti quanto quelle servite sulla Terra. La cottura sarà fatta in una cucina-reattore nucleare, principalmente a macchina. Il nostro primo Hilton lunare potrà contenere un rifornimento di tre mesi".

SATELLITE TERRESTRE ABITATO DELLA CONVAIR, OPERA DI KRAFFT EHRICKE, ANNI '50 (Courtesy Allen B. Ury)

"Se pensate che non avremo un bar ben fornito non conoscete me - o le esigenze dei viaggiatori" concluse Hilton. "Sarà il salotto della galassia, in cui godersi un martini. Anche se sarete sotto la superficie lunare, le finestre forniranno la viste dello spazio esterno - e della Terra. La cristalleria e l'apparecchiatura saranno pulite per mezzo di piccole unità laser. Anche se l'Hilton lunare dovrà essere altamente automatizzato, avremo un personale per mantenere la qualità tipica del servizio Hilton. Per permettere ai nostri impiegati di continuare a risiedere vicino alle loro famiglie su terra, il personale sarà mobile, come gli steward che viaggiano sulle odierne linee aeree. Il vostro personale della nave spaziale sarà il vostro personale lunare di Hilton, che arriverà con gli ospiti e tornerà sulla Terra con loro. Poiché ci sarà poca o nessuna sporcizia ed useremo lenzuola e tovaglioli da gettare, questi impiegati mobili dovrebbero bastare a realizzare i pochi compiti non automatici".


UNA TRIONFALE MARCIA VERSO LO SPAZIO IN UN BRANO DAL FILM STARSHIP TROOPERS, DI BASIL POLEDOURIS

A TRIUMPHANT SPACE MARCH IN A TRACK FROM THE FILM STARSHIP TROOPERS, BY BASIL POLEDOURIS

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